Medioevo igiene....

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Diomede©
view post Posted on 16/4/2010, 20:41




Perchè s diceva che nel medioevo non si lavavano mai?

Invece non era così si lavavano una volta a settimana,ma molti nonostante ciò li paragonano ai francesi del 600!

Chiaritemi..
 
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Julius Caesar II
view post Posted on 16/4/2010, 20:51




L'acqua non veniva vista di buon grado durante il medioevo, infatti la si vedeva come portatrice di malattie, addirittura come NON SALUTARE, perciò gli stessi medici sconsigliavano di lavarsi... fortunatamente le genti islamiche avevano capito l'importanza dell'igiene con l'acqua nella vita quotidiana, e secoli dopo fu importata in Europa... basti pensare che lavare le mani tra un intervento all'altro, faceva calare a picco le infezioni...

p.s. al posto che lavarsi... molti preferivano farsi dei salassi, ritenuti salutari... :blink:
 
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Ares_Lacedemone
view post Posted on 16/4/2010, 22:49




In linea generale, con il crollo dell'Impero romano, il sistema idrico precipitò. Il riflusso delle acque venne meno e le fonti iniziarono ad inquinarsi. A questo proposito già Plinio il Vecchio (23-79) riferiva che i medici:

«giustamente condannano [il soggetto è "le acque"] quelle stagnanti e pigre e stimano migliori quelle che scorrono: nello scorrere e nell'urtarsi diventano infatti più fini e migliorano; perciò mi stupisco che alcuni apprezziono soprattutto le acque delle cisterne. Costoro tuttavia adduccono la ragione che l'acqua piovana è la più leggera, dato che ha potuto alzarsi e restare sospesa nell'aria. Perciò preferiscono la neve e alla neve preferiscono il ghiaccio, dove la finezza sarebbe spinta all'infinito. Queste sostenze sarebbero infatti più leggere e il ghiaccio molto più leggero dell'acqua».


[Libro XXXI, Storia naturale. Plinio il Vecchio]



L'approvigionamento dell'acqua, non sono al fine igienico, era problematico. Bisogna infatti contare, che l'acqua aveva principalmente due scopi: quello alimentare e quello igienico. Vi erano due distinzioni principali: L'acqua piovana, raccolta in cistere (come anche Plinio il vecchio racconta) serviva a bere, mentre quella di pozzo era destinata ad uso igienizzante per vestiti e persone. I pozzi non erano quasi mai privati, ma erano comuni. Se privati, potevano anche essere inglobati nella casa. Il pozzo più comune è costituito da una vasca di pietra da cui si attinge l'acqua con la forza delle braccia, sistema usato tutto il medioevo. Di solito, questo lavoro spettava alle donne. I pozzi medievali erano molto profondi, di media poteva arrivare fino a ottanta metri di profondità. Ad ulteriore conferma che l'acqua del pozzo non fosse potabile, arriva in soccorso Bartolomeo Anglico (), che nel suo De proprietatibus rerum del 1230 scrive:

«tra tutte le acque, quella del pozzo è la più difficile da digerirea causa del sapore amaro della terra e poichè ristagna troppo tempo e si trova troppo lontano dall'aria [...] a volte è salata e a volte è dolce, a seconda del luogo dove passa».

Anche Thomas Platter (fine XVI secolo) affermava che: «L'acqua dei pozzi non è buona e la si utilizza solo per lavare e pulire». L'acqua di pozzo, però, prima di essere usata a fine igienico, doveva essere bollita per togliere quelle impurità. Come già dicevano i medici al tempo di Plinio, l'acqua stagnante diventa malsana. Tuttavia, il "bagno" lo si faceva normalmente. Le locande migliori erano sempre attrezzare ad offire ai viandanti un caldo bagno e una piacevole compagnia.



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Il bisogno di lavarsi e di pulirsi è intrinseco nell'uomo, e non si pensi che durante il medioevo non si sentiva questo bisogno, e che anzi, era sconsigliato farlo. Certo, i medici che conoscevano i propri pazienti, sapevano che far il bagno in un determinato fiume (in quanto era poca la corrente e il ricircolo di acqua) era pericoloso per la salute. Quindi essi consigliavano spesso di cambiare l'intimo e le lenzuola piuttosto che farsi un bagno in quelle acque. Quindi, ad aver la meglio era quelle piccole comunità autonome in campagna, che grazie ad un pozzo, riuscivano ad avere l'acqua (più o meno) sicura. Peggio sicuramente stavano nelle grandi città, dove l'acqua era poca e scadente.

 
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Poeti dall'inferno
view post Posted on 17/4/2010, 11:49




Beh ti posso assicurare che il problema dell'acqua non è solo un problema medioevale;anche nell'Inghilterra vittoriana ci fu una terribile epidemia di colera e non si capiva quale fosse la causa;in seguito si capì che le più colpite erano le zone vicino al Tamigi,così capirono che la causa fosse l'acqua sporca riversata in quella pulita.Ritornando al medioevo ho sentito che era molto alto il consumo di vino proprio perchè l'acqua da bere era sporca,cosa c'è di vero in questo?
Il problema idrico è stato sempre un problema nelle città,lo stesso Dante nell'inferno descrive il colore dell'Arno(che fa supporre essere così per via dell'inquinamento).
 
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Marcello Sarica
view post Posted on 17/4/2010, 15:10




Un futuro re di Francia, Luigi XIV°, fu lavato per la prima volta a 15 anni. Allora la credenza era quella che il lavarsi puliva e apriva i pori della pelle facendo così "entrare le malattie". Ancora nell'800 le persone dormivano da quasi sedute per la paura di morire soffocati nel sonno. Non possiamo giudicare con la mentalità di oggi certi comportamenti di 2-3 secoli fa, dobbiamo prima capire perché esistevano quelle realtà e poi valutare correttamente.
 
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Ares_Lacedemone
view post Posted on 18/4/2010, 10:56




CITAZIONE (Poeti dall'inferno @ 17/4/2010, 12:49)
Beh ti posso assicurare che il problema dell'acqua non è solo un problema medioevaleRitornando al medioevo ho sentito che era molto alto il consumo di vino proprio perchè l'acqua da bere era sporca,cosa c'è di vero in questo?

Si, questo è molto vero. Ogni società fonda le sue radici sull'acqua e sul suo flusso. Si dice che l'uomo, prima di evolvere, debba compiere dei passi fondamentali: il costante approvigionamento di cibo, il controllo delle acque e la procreazione. Senza questi tre punti fondamentali, nessuna civiltà si sarebbe potuta evolvere. Si pensi all'antica Roma senza una rete di acquedotti, come avrebbe potuto vivere mille anni circa? O lo stesso Leonardo da Vinci, approfondì subito gli studi sulle acque e i suoi flutti, in quanto -non solo lui- riconoscevano nell'elemento fluido, quel potere generatore e distruttore nel medesimo tempo.



CITAZIONE (Poeti dall'inferno @ 17/4/2010, 12:49)
Ritornando al medioevo ho sentito che era molto alto il consumo di vino proprio perchè l'acqua da bere era sporca,cosa c'è di vero in questo?

No, non era per quello, o meno, principalmente non lo era. Nel medioevo si preferiva bere vino, anzi dirò di più, si disprezzava bere acqua. Lo stesso Paolo Diacono (720-799) nel suo: "Historia Langobardorum" affermava che bere dell'acqua rappresentava un fatto straordinario1. A questo proposito si ha un anedetto tratto dagli exempla2:

« Un giorno, il re di Francia, Filippo Augusto aveva la febbre e voleva dissetarsi con il vino. Ma il suo medico acconsentiva solo a dargli acqua mischiata a vino.
- Almeno, disse, fatemi bere prima il vino, e poi l'acqua: il miscuglio sarà lo stesso.
Il medico alla fine accettò. Ma Filippo, dopo aver bevuto il vino, rspinse l'acqua dicendo:
- Ora non ho più sete.»

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Questo breve aneddoto ci fa capire quanto, l'aqua fosse "mal accettata" e, quasi come una medicina, allontanata.
Bisogna anche precisare che l'acqua che esisteva al medioevo, era molto diversa dalla nostra che si compra al supermercato. Filtrata di ogni impurità oggi assume un colore molto limpido e chiaro. Non ha alcun sapore e l'odore è neutro. Cosa che nel medioevo era quasi impossibile da trovare una tal acqua. Essa, come detto, proveniva dal cielo e sottoforma di pioggia o ghiaccio veniva bevuta. Anche il vino non è il nostro stesso vino. Ma qua andremo off-topic.



CITAZIONE (Marcello Sarica @ 17/4/2010, 16:10)
Un futuro re di Francia, Luigi XIV°, fu lavato per la prima volta a 15 anni. Allora la credenza era quella che il lavarsi puliva e apriva i pori della pelle facendo così "entrare le malattie". Ancora nell'800 le persone dormivano da quasi sedute per la paura di morire soffocati nel sonno. Non possiamo giudicare con la mentalità di oggi certi comportamenti di 2-3 secoli fa, dobbiamo prima capire perché esistevano quelle realtà e poi valutare correttamente.

A parte il fatto che, a mio avviso queste siano solo dicerie senza basi storiche, il re Luigi XIV° è nato nel 1638, quando il medioevo era finito da un bel pezzo.

_________________________________________________
1= Paolo Diacono, Historia Langobardurum. Libro V, capitolo 2. Pagina 192-193.
2 = Gli "exempla" sono degli aneddoti che abbondano nei sermoni dei predicatori per risvegliare l'attenzione di chi ascolta.
 
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Diomede©
view post Posted on 18/4/2010, 12:25




Bene ottima risposta campari
 
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Ares_Lacedemone
view post Posted on 21/4/2010, 18:48




A questo proposito vorrei aggiungere il testo di Eginardo, il famoso "vita Karoli".

«Delectabatur etiam vaporibus aquarum naturaliter calentium, frequenti natatu corpus exercens; cuius adeo peritus fuit, ut nullus ei iuste valeat anteferri. Od hoc etiam Aquisgrani regiam exstruxis vitae annis usque ad obitum perpetim habitavit. Et non solum filios ad balneum, verum optimates et amicos, aliquando etiam satellitum et cusodum corporis turbam invitavit, ita ut nonnumquam centum vel eo amplius homines una lavarentur».

«Si divertiva anche con i vapori naturalmente caldi delle acque, esercitando il corpo in frequenti nuotate; e nel nuoto fu così esperto, che nessuno può vantarsi di averlo superato. Anche per questo costruì la reggia ad Aquisgrana, e lì abitò in perpetuo negli anni della sua vita fino alla morte. Al bagno non invitava solo i figli, ma anche i nobili di corte e gli amici, e qualche volta anche la folla delle guardie del corpo e di corte, cosicchè a volte facevano il bagno con lui cento o più uomini».


[da "Vita Karoli" di Eginardo. Versetto 22, pagina 99]



Edited by Ares_Lacedemone - 21/4/2010, 20:07
 
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