Quadri e amori platonici....

E' una discussione un po' bizzarra però la posto lo stesso ...

Vi è mai capitato di guardare un ritratto, un quadro o anche una scultura e "innamorarvi" della persona ritratta?
A me, diciamo, è capitato con 2 famosi ritratti del Rinascimento: il ritratto di Ginevra de' Benci, una donna fiorentina vissuta all'epoca di Leonardo Da Vinci nel XV secolo e appunto ritratta da Leonardo, non ancora ventenne



e il ritratto della Marchesa Isabella D'Este, anche lei appena ventenne, ritratta da Tiziano nel XVI secolo



eheh...a voi è mai capitato e se si con chi? (se riuscite postate anche le immagini o almeno i link)

A me sì, non so dire bene quante volte, forse fin troppe, il brutto è che i quadri non ricambiano....
Ai primi posti c'è sicuramente la dama con l'ermellino, di Leonardo da Vinci, raffigurante probabilmente Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico Sforza -protettore di da Vinci a Milano.


Il busto di Nefertiti però la fa' da padrone (senza mettere in mezzo le nuove scoperte su questo ritratto), un viso sublime, praticamente perfetto da come viene raffigurato in questo link:


Edited by Lucanus - 24/4/2010, 17:13

Bel quadro Mattia...anche a me piace molto La Dama con l'Ermellino.

Eccolo qui il mio amore platonico, Alessandro il grande, in una statua che ho visto al Museo Archeologico di Istanbul...



Edited by Lucanus - 24/4/2010, 22:41

Se fossimo su Answer ti metterei una stellina

Questo sono i miei "amori":

1. Sandro Botticelli, La primavera.
Le tre grazie, a mio parere, sono un allegoria della bellezza. Mi piace molto anche il volto della donna che scappa da una arpia sulla destra.


2. Antonio del Pollaiolo, Ritratto di donna.


3. Qua metto tutte le ninfe di tutta l'arte. Dalle sculture, alla pittura. Ho una vera e propria passione per le ninfe.

Edited by Ares_Lacedemone - 24/4/2010, 21:28

Grazie Des Esseintes, bello il Ritratto di Donna di Antonio Del Pollaiolo...chissà chi era quella donna...

Mi hai fatto incuriosire. Mi "butto" alla ricerca del nome.

Ciao...Ebben si tante di quelle volte. Io mi sono innamorato del Doriforo fa' un po' tu...Quando lo vidi mi assalì un fremito pazzesco, sicchè rimasi immobilizzato davanti...

Mi pare una discussione interessantissima. Io sono stato "innamorato" due volte, dinanzi ad una scultura e dinanzi ad un quadro.


La Paolina Borghese del Canova, vista di persona, pietrifica lo spettatore, lo lascia senza parole. E quando la vidi a Villa Borghese iniziai a tremare per l'emozione.







Ma il mio amore platonico per eccellenza è quello che nutro per "Il sarto", ritratto (magnetico) del Moroni.

Sicuramente di lui non esistono tante raffigurazioni,e le poche presenti sono scarse(eccetto qualche splendida miniatura).Ho un amore platonico per Federico II di Svevia(anche se molti sono soliti parlare di lui come un'immane piaga)...





Edited by Lucanus - 5/5/2010, 20:30

STUPOR MUNDI

A proposito di Nefertiti:

IL BUSTO DI NEFERTITI - La statua conservata a Berlino, che ritrae la regina egizia vissuta tra il 1370 e il 1330 a.C., non sarebbe che un falso. Lo ha sostenuto lo storico dell’arte Henri Stierlin, secondo cui la scultura sarebbe stata realizzata nel 1912 dall’artista Gerardt Marks su commissione di Ludwig Borchardt. Secondo Stierlin il busto sarebbe stato realizzato per esporre una collana appartenuta realmente alla regina e per fare alcune prove di archeologia sperimentale sui pigmenti utilizzati. E solo in un secondo momento sarebbe stata spacciata come risalente al periodo dei faraoni. L’archeologo ha infatti raccontato di avere ritrovato il busto ad Amarna, sulla riva orientale del Nilo. Per sostenere la teoria secondo cui si tratterebbe di un falso, Stierlin ha sottolineato il fatto che non c’è alcuna documentazione del ritrovamento di Burckhardt prima del 1924 e che lo stesso archeologo avrebbe tenuto il busto nella sua casa del Cairo per dieci anni prima di portarlo in Germania.

Questa storia è nata in seguito alle rivendicazioni dell'Egitto per riavere il busto, che fu portato in Egitto con un imbroglio ed è quindi trattenuto in Germania illegalmente.
In realtà lo stesso Borchardt annotò sul diario di scavo i fatti del ritrovamento, ai quali aggiunse una frase ''Non si può descrivere, bisogna vederlo''. Il busto inoltre non fu trovato proprio da lui ma da due egiziani che lavoravano per lui e per il progetto Amarna. Ultimamente sono state fatte delle analisi al busto, dove è stato possibile sapere che c'è un secondo busto sotto la superficie, che era una tecnica tipica egizia e di cui non si conosceva nulla fino agli anni 60.

Sì, per questo nella mia risposta avevo scritto "tralasciando le ultime scoperte"